Una corsa di solidarietà molto particolare.
Ecco il report dei nostri rappresentanti:
“Non ci era mai capitato di riempire lo zaino di bussolotti di fagioli-lenticchie-ceci e soprattutto riso. Il tutto per il 10 % del proprio peso e con tara, ricambi e idratazione facevano più o meno 10 kg. Ci aspettavano 1200 m di dislivello in circa 6 km. Insomma una faticaccia perché una volta su i viveri dovevano essere portati ai camion, che complice la neve, erano saliti ben sotto il rifugio Papa. Viveri comprati come autotassazione dai partecipanti e poi destinati ad aiuti umanitari. Per completezza il percorso era rifugio Balasso – rif.Papa – Cima Palon. Idea a lungo affacciata alla mente durante lo sforzo: se si rinasce sarebbe meglio evitare di rinascere sherpa.”