Domenica 11 giugno, ad Asiago, molti di noi si sono sorpresi, quando sul traguardo è piombato come una freccia un ragazzo giovane, alto, ben strutturato per la nostra amata disciplina e soprattutto aranciovestito: 4° posto assoluto alla Corsa del Trenino, con l’eccellente tempo di 1h42’30”.
In particolare, ha catturato ben presto le attenzioni del pubblico femminile, ma questo è un aspetto secondario.
Il cronista, in questi casi, spulcia, ricerca ed approfondisce.
Ed ecco a voi i risultati.
Si chiama Sergey Pomoshnikov, 27 anni il prossimo 17 luglio, nativo di Samara, industriosa e grossa città della Russia centro-orientale.
Ex ciclista professionista e componente delle varie rappresentative nazionali, insomma un piccolo campione.
Segni particolari: ha sposato Anna , figlia di Orlando Pizzolato, il nostro mito.
Molto disponibile a presentarsi ed a farsi conoscere dai suoi nuovi compagni di squadra.
Ecco un suo ritratto.
“Quando hai cominciato in Russia a praticare ciclismo?”
“Ho iniziato a 12 anni. Prima di salire in bicicletta, avevo provato anche calcio e lotta greco-romana ma smessi dopo poco tempo. Il ciclismo mi è piaciuto da subito: avevo sempre una bici a casa.”
“ Con quali squadre hai corso?”
“Sono cresciuto nella squadra della città dove sono nato, Samara. Nel 2008 ho iniziato a gareggiare all’estero con la squadra nazionale (Juniors Nations Cup), in Repubblica Ceca e Germania. Nel 2012 sono stato nella Itera-Katusha, team in cui preparavano i ragazzi giovani per la formazione professionistica Katusha. Nel 2013 ho firmato un contratto di 2 anni con la Rusvelo, squadra pro continental.”
“Quali personaggi importanti hai conosciuto nel mondo del ciclismo?”
“Conosco personalmente molti ciclisti russi che corrono adesso nelle squadre pro e world tour; erano miei compagni di squadra, come Ilnur Zakarin ed Alex Foliforov. Ho poi incontrato molti altri corridori seguendo Ilnur nei ritiri, quali Vincenzo Nibali, Michele Scarponi e tanti ancora.”
“Quali sono stati i risultati più importanti?”
“Una vittoria di tappa al Tour de l’Avenir del 2012 e il 6° posto nella classifica generale.
Una vittoria in Francia, al Gp Marbriers (classe 1.2), nel 2012. Il 2° posto in una tappa della settimana Coppi e Bartali nel 2014.
Una vittoria di tappa e il secondo posto nella classifica generale al Tour de Serbia (classe 2.2) del 2015.”
“Quando sei venuto in Italia la prima volta?”
“E’ stato nel 2012. Eravamo in ritiro con la squadra sul Lago di Garda. Che l’Italia fosse un paese amante del ciclismo, l’ho capito subito; durante gli allenamenti incontravo sempre un gran numero ciclisti. In Russia il ciclismo non è così famoso come sport e non ci sono nemmeno così tante persone appassionate.”
“Cosa ti ha spinto a vivere in Italia?”
Non conosco un altro paese così bello come l’Italia, mi è piaciuto immediatamente. Nel 2012, durante una serie di allenamenti a Livigno, ho conosciuto una bellissima e gentilissima ragazza: Anna Pizzolato, poi diventata mia moglie.”
“Fai ancora gare di ciclismo, o hai finito la tua carriera di professionista?”
Purtroppo ho smesso a livello professionistico, per problemi alle ginocchia.”
“Sei ancora nel mondo del ciclismo?”
“Sì, non come ciclista, ma come massaggiatore. L’anno scorso ho seguito il Giro d’Italia affiancando la Katusha e Zakarin, in particolare. Da due anni, anche durante i ritiri, sono il suo massaggiatore personale; siamo molto amici, visto che siamo stati compagni di squadra.
Quando non ho impegni professionali con lui, pratico massaggi privatamente.”
“La Corsa del Trenino è stata la tua prima gara podistica, o ne avevi già fatte altre?”
“La Corsa del Trenino è stata la mia prima gara podistica. Mi é piaciuto moltissimo il percorso”.
“E’ più bello correre a piedi o in bicicletta?
“Difficile esprimermi in questo senso: è piacevole praticarli entrambi. Correre è sicuramente più faticoso. In bici almeno si può riposare quando si va in discesa, nella corsa non si può. Lo stesso vale per il caldo: nella corsa lo senti di più.”
“La passione per il podismo quando è nata?”
“Quando mi sono sottoposto al test di Orlando ed Ilaria (moglie di Orlando Pizzolato, ndr), in pista a Schio. Era la prima volta che provavo a correre veloce con il loro gruppo di ragazzi. È da quasi 4 mesi che mi alleno 3-4 volte alla settimana. Devo ammettere che è difficile non correre con l’atmosfera che si respira nella famiglia Pizzolato.”
“Vuoi specializzarti nelle corse in montagna, o pensi di correre anche su altre distanze, tipo maratona?
“Correre in salita sicuramente per me è più semplice che su altri terreni. Quest’anno intendo comunque esordire in maratona ad ottobre: sarà a Venezia. Spero di riuscire a finirla.”
“Ti sei tesserato con Atletica Vicentina. Come hai conosciuto questa società e chi ti ha consigliato di tesserarti con noi?”
Mi sono tesserato con Atletica Vicentina seguendo il consiglio di mia moglie, ma anche su suggerimento di Orlando e di Ilaria.”
“Che effetto fa essere il genero di un grande campione come Orlando?”
“Ovviamente sono molto orgoglioso di essere il genero di Orlando, direi di tutta la famiglia Pizzolato: sono le persone più gentili e disponibili che abbia mai incontrato. Mi hanno sempre aiutato, anche quando praticavo ciclismo. Ho imparato tante cose frequentandoli.”
“Orlando ti aiuta, ti dà consigli, ti segue, o fai tutto da solo?”
“Mi aiuta a chiarire dei dubbi, se ho delle domande. Cerco di non porgli delle domande banali, perché so che si possono trovare molte risposte nel suo libro o nei suoi articoli, anche perché vedo quanto sono impegnati.”
“A quali altre gare pensi di partecipare?”
“Ad altre gare non ho pensato ancora. Mi piacerebbe qualche competizione in salita, ma con un kilometraggio non eccessivo. La Enego-Marcesina sarebbe ideale, ma forse sarò in Russia. Potrei adattarmi a percorsi piani, ma non mi ritengo ancora pronto.”
“Come si vive in provincia di Vicenza? Conti di restarci a lungo?
“La provincia di Vicenza mi piace tanto; amo soprattutto le salite che ci sono qui: ormai non conto quante volte sono andato in bici ad Asiago! In ogni caso spero e voglio restare qui a lungo.”