Vincere una competizione sportiva è sempre un’impresa notevole, ma quella che ha compiuto il nostro Adriano Arzenton è veramente straordinaria.
Intanto per l’età (quasi 54 anni), poi per la tipologia della gara, una 24 ore, indubbiamente fra le più massacranti e infernali nel panorama dell’ultramaratona.
Lo scorso 3 dicembre alle ore 11, nel centro di San Benedetto del Tronto, è stato dato il via all’omonima 24 ore, abbinata a Telethon; un circuito di 1200 metri, in gran parte all’interno di un palmeto, da percorrere appunto per un’intera giornata.
Adriano ha interpretato in maniera perfetta la gara, con ritmo regolare, senza mai strappi ed accelerazioni, nessuna sosta e rari tratti di passo.
“Mi sono ritrovato davanti a tutti verso la 15^ ora senza accorgermene – ha commentato a fine gara il nostro alfiere – e paradossalmente la situazione mi ha creato un po’ d’ansia, perché non ho potuto concedermi pause. Non sapevo se sarei riuscito a gestire una pressione così importante, pur avendo già collezionato buoni piazzamenti e vittorie nella categoria di appartenenza. Mi sembrava quasi impossibile essere in lizza per aggiudicarmi la competizione. Così per le restanti 9 ore ho dovuto mantenere alta la concentrazione, provando ad allungare sul più immediato inseguitore. Ad un’ora dalla conclusione, una volta accumulati sei giri di vantaggio, ho potuto rilassarmi e vincere in scioltezza tra i complimenti generali, i flash dei fotografi e l’intervista ad una televisione locale”.
178. 995 metri la distanza percorsa da Adriano, davvero niente male in una giornata con il sole ed una temperatura di circa 18° di giorno ed eccezionalmente mite la notte (13°).
Nella graduatoria stagionale si colloca al terzo posto ed al 15° in quella di tutti i tempi.
Un 2011 veramente d’oro per il nostro “iron man”, con 6 ultramaratone portate a termine, prima di questo trionfo.
“Sei anni di fatiche, 30.000 km percorsi, ore ed ore lontano dalla famiglia per vincere, nonostante l’età, una competizione”.
In effetti negli annali sportivi sono menzionati pochi, pochissimi atleti Master capaci di primeggiare in una classifica assoluta; Adriano c’è riuscito!