Mariano Stivanello, uno dei nostri migliori interpreti del trail, sabato era nella magnifica Val d’Orcia, in terra senese, a cimentarsi su uno dei percorsi del Tuscany Crossing, precisamente quello sui 103 km. (3200 D+)
Prestazione di assoluto livello la sua: 32° assoluto (su 194 classificati) in 13h27’25”.
Ecco il suo report:
“Andata anche questa!
Partito piuttosto titubante per qualche acciacco di vecchiaia (dove solitamente “non batte il sole”), che mi affligge da un paio di mesi, dopo due giorni da vero atleta, non facendoci mancare niente, tra piatti di pici e chianina innaffiati con Nobile di Montepulciano, Chianti DOCG e Orcia DOC, pensata come ultimo allenamento lungo pre-LUT (chissà che quest’anno a giugno sia la volta buona), ne è uscita la mia migliore ultra con un piazzamento e tempo finale direi tutto sommato onorevoli.
Che sia stato perché avevo il pettorale che coincideva con la mia età (59 n.d.r.)??
Alla fine dell’erta finale (proprio bastarda!) ed a 300 m dall’arrivo, la solita forte commozione, con le solite due lacrimucce che ci stanno sempre.
Un doveroso grazie di cuore alla mia famiglia, Ale ed Albi che mi supportano (per meglio dire… sopportano), alla fantastica organizzazione, in particolare per i due ristori a Montalcino con la zuppa di ceci (o ‘scesci’ come dicono da quelle parti) ed a Vivo D’Orcia con il minestrone di verdura, due deliziosi toccasana per lo stomaco dopo ore e ore di schifosissimi gel, che mi ricorderò per diversi mesi, e come sempre alle varie conoscenze fatte, tra cui la veramente tostissima Barbara Sturaro, durante le 13 ore e fischia di avventura, tra prati, boschi, le bellissime chiese e borghi (ci sarà un motivo per cui la Val d’Orcia è patrimonio dell’umanità dell’ UNESCO), le stradine (tante), i sentieri (pochi, peccato per noi ‘montanari’), e non ultimo il benedetto guado rinfrescante sull’Orcia, che dal caldo che avevo mi son fatto avanti ed indietro due volte!!”
(Nella foto, tratta dal suo profilo Facebook, Mariano Stivanello in un’immagine di repertorio)