“Qualcuno mi ha chiesto un racconto dettagliato.
In una parola sola, qui la chiamano la Brutal ed ieri ho capito il perché!
Per la cronaca 102 Km con ca. 6000 m D+, con un piccolo dettaglio: parti dalla Playa de Fanabè (ovviamente sul mare) ed arrivi quasi in cima al Volcano el Teide a 3550 m in ca. 60 Km di su e giù (in cima il mio altimetro mi dava 4810 m D+, gli alpinisti non conoscono bene ‘sto numero). Quando dopo 13 ore sono arrivato in cima, mi girava tutta Tenerife (sono passati i tempi in cui facevo sci alpinismo e in primavera si andava spesso sopra i 3000) e la commozione ha avuto il sopravvento sulla soddisfazione, guardando in giù verso il mare. Da li poi erano solo 45 Km di discesa (!) ma mi ci sono volute altre 9 ore e passa.
Un ultra brutal duro e completo in tutto: dalla spiaggia iniziale alla risalita di un torrente in secca, tranquilli sentieri di notte sopra i barrancos con qualche centinaio di metri sotto i piedi e una nebbia che mi ricordava Padova ai tempi dell’ università, un indimenticabile alba a 2000 m sopra un mare di nuvole, alle roccette laviche sotto el Teide (me le ricorderò per i prossimi anni) alle pianure desertiche in discesa a 3000 m, alle stradine corribili (troppo poche) e per finire ad una ventina di Km di fango stile Ultrabericus con un vertical di 2 km e 600 D+; ma l’arrivo alle 9 di sera con un tifo da stadio me lo porterò nel cuore per tanto tempo, qui noi italiani dobbiamo imparare dagli spagnoli.
Sono arrivato in 21 ore e passa, 2 sole ore prima del limite (mai successo) , strafelice, stanco ma non distrutto e complimenti agli spagnoli veramente tostissimi ultratrailer. Alla prossima (ma non credo a Tenerife).”