Dopo aver incoronato Enrico Vivian “Re di New York”, ecco un altro alloro a cinque stelle per l’AV Master Bisson Auto: la nostra Cristina Zantedeschi ha vinto il titolo mondiale MF 40 al Campionato Mondiale della 100 km., disputatosi a Gibilterra domenica 7 novembre. L’atleta vede così premiati i notevoli sacrifici di una massacrante preparazione, un successo che la conferma ai vertici mondiali dell’ultramaratona. Ecco il suo report da Gibilterra.
“Pensare di fare un Campionato Mondiale e Europeo di 100 km su un fazzoletto di terra di pochi chilometri quadrati (6,5 kmq per la precisione) con soli 12 km di costa è certamente strano ma questa è stata la scelta per l’anno in corso.
Viste anche le poche strutture ricettive tutti gli atleti sono stati ospitati su una nave da crociera ferma al porto dove è stato allestito il villaggio atleti
Viste queste premesse era prevedibile una gara a circuito, particolarmente breve, e infatti le specifiche del percorso prevedevano un avvicinamento di circa 4 km seguito da un circuito di 5.054m da ripetere 19 volte; qualche saliscendi e 9 curve a gomito.
Durante la riunione tecnica pre-gara eravamo tutti d’accordo nel cercare di fare una gara con la “testa”, gestendo bene ritmi e risorse, e il più possibile in gruppo anche per un motivo di tattica senza però che questo condizionasse la prestazione individuale di ciascuna di noi.
Partenza 6.30 del mattino. Dopo i primi chilometri ci siamo infatti ritrovate suddivise essenzialmente in due gruppi: uno davanti composto dalle due teste di serie (Carlin e Casiraghi) e uno un po’ più indietro composto dal resto del gruppo tra le quali la sottoscritta. In questa disposizione abbiamo percorso quasi 35km condividendo sensazioni e difficoltà iniziali.
La temperatura dapprima fresca è cresciuta notevolmente nel corso della mattinata così come l’umidità e il vento costringendo diversi atleti di qualsiasi nazionalità al ritiro o comunque a percorrere tratti camminando già dalla metà gara.
La situazione era particolarmente difficile nel tratto del circuito che percorreva la zona portuale-industriale dove si passava tra i capannoni e luogo in cui c’erano la maggior parte delle curve strette e il saliscendi…inoltre la prevedibile mancanza di pubblico in questa zona rendeva il tutto ulteriormente pesante.
Via via ci siamo allontanate pur rimanendo a vista per diversi chilometri ancora. La mia condotta di gara è stata costante e controllata come speravo che fosse anche se durante le ore centrali, con maggiore caldo e umidità, ho sofferto un blocco di stomaco e alcune difficoltà respiratorie, e una piccola crisi ipoglicemica, che mi hanno costretto a rallentare l’andatura in alcune fasi.
Grazie al supporto continuo ed efficace dello staff della nazionale (allenatore, rifornimenti, accompagnatori) e la continua partecipazione delle compagne di gruppo anch’esse in difficoltà, sono riuscita a superare i momenti di crisi e a giungere con gioia all’arrivo cogliendo il 30° posto in 8h44m…un po’ oltre a quello che mi ero prefissata ma, considerate le situazioni che si sono create e l’inevitabile incognita propria delle gare di lunga distanza, posso ritenermi soddisfatta.
Un grazie sincero e profondo all’allenatore della Nazionale, Maurizio Riccitelli, che mi segue da oltre un anno e a tutto lo staff addetto ai rifornimenti, massaggi, distacchi o al solo ma importante TIFO.
Quasi tutte le componenti della squadra femminile di ultramaratona (eccetto Monica Casiraghi costretta al ritiro per un dolore che accusava fin dall’inizio della gara e che durante la stessa si è fatto insopportabile) sono giunti al traguardo con Carlin M. in testa (argento assoluto mondiale e europeo) seguita da Ceretto S., Gizzy N., Zantedeschi C., Di Vito L., Villella M.G., Simsig E..
La squadra femminile ha ottenuto così l’argento mondiale e europeo.
L’obiettivo è stato raggiunto anche grazie al sostegno di ciascuna atleta verso le altre in un concreto e sincero gioco di squadra.
Inoltre Di Vito L. e io concorrevamo anche per il Campionato Mondiale Master: Di Vito L. argento individuale MF45 e io oro individuale MF40.
La squadra maschile ha subito maggiormente le condizioni ma, in queste gare, tutto può succedere e nulla è dato per scontato e quindi auguro a tutti loro un grande ritorno per il 2011.”